giovedì 2 giugno 2011
TRENT'ANNI DI RINO
Avevo otto anni.
Ti ho ascoltato
ti ho capito,
con te mi sono divertito ed arrabbiato.
Ti ho perso troppo presto.
Allora ti ho riascoltato
Ti ho portato con me.
Ho tenuto vivo il tuo ricordo.
Ti ho cercato.
Ti ho studiato.
Sono entrato nel tuo mondo.
E in camera tua.
Ho scritto un saggio su di te.
Ti ho cantato.
Ho portato in giro uno spettacolo.
La tua vita, i tuoi sogni, i tuoi perché.
Oggi, dopo trent'anni,
non smetto di ringraziarti.
Se mai qualcuno capirà
sarà senz'altro un altro come noi.
Ciao, Rino.
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2 commenti:
tienimi una copia, la mia la donai al buon Vites
Hai fatto bene, ma anch'io ne ho una sola! Prima o poi dovrò andare a fare un esproprio proletario all'editore (finto proletario).
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