giovedì 7 luglio 2011
MUKOMBERO, IL GINGERONE DEL PIACERE KENIOTA
Ci mancava pure il viagra al ginger. Ora l'economia del Kenya può davvero avere un'erezione e il settore turistico nel suo ventaglio di proposte per le vacanze a tutto tondo (savana, mare, escursioni montane, laghi, deserti, sociale, etno, equo, bio e chi più ne ha più ne inventi) può aggiungere che qui si trova un rimedio naturale e già ricercatissimo contro l'impotenza maschile. Si tratta del "Mukombero", un ginger chiaro e pizzicorino che a nord del Paese, ma da qualche settimana anche a Nairobi e Mombasa, si vende a pochi scellini (centesimi di euro) la "dose" e che promette performance degne di un Rocco Siffredi equatoriale. Dietro alla solita possibile bio-bufala, da segnalare la soddisfazione dei rinoceronti, il cui corno per anni è stato definito afrodisiaco e ancora viene cercato da qualche idiota bracconiere assassino al soldo di aziende cinesi. Il ginger non ammazza nessuno, nel té è perfino piacevole, la moglie può grattugiarlo nelle vivande senza che il marito abbia a vergognarsi delle sue tristezze a letto e l'amante focoso può farne incetta (masticarlo completamente produce gli effetti migliori) e presentarsi al cospetto della partner canticchiando "donna donna lo sai chi c'è, è arrivato il Mukombero!". Semmai a stupire è il fatto che i primi ad impazzire per l'eccitante naturale siano stati gli stessi kenioti, di cui ignoravamo tali problemi. Con tutti quelli ancestrali che già hanno, lo stress di una veloce civilizzazione evidentemente ha aggiunto pure questa. Oltretutto, con i loro "carichi eccezionali", la morbidità è ancora più imbarazzante. Il venditore di mukombero Boz Romora, intervistato dall'agenzia Agiafro, ammette "Ne sto vendendo tantissimo, la domanda supera l'offerta ma i prezzi rimangono bassi (20-40 scellini). Anch'io lo consumo e posso garantirvi che se le mie performance sessuali continuano a questo ritmo, le mie due mogli non avranno bisogno di soddisfare le loro esigenze altrove". Attendiamo ora che i ricercatori della Pfizer (casa produttrice della pillolina azzurra) se ne escano con gli effetti collaterali del gingerone del piacere. Altrimenti, con buona pace delle multinazionali, ci daremo tutti alla coltivazione...immaginando un nuovo tipo di turismo di cui c'è già pronto lo slogan: "Il Kenya tira...eccome se tira!"
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