giovedì 30 ottobre 2008

ROCCO TANICA E I FESCENNINI DI "SCRITTI SCELTI MALE"


“Scritti scelti male”, questo il significativo titolo dell’esordio letterario di Rocco Tanica, così dicono. Dopo attenta lettura, in realtà, siamo certi di dover affermare il contrario, ovvero che “Rocco Tanica” (Bompiani) è in realtà l’esordio letterario del promettente Scritti Scelti Male.
In effetti questa strabiliante e surreale raccolta di saggi, immaturi, articoli, editoriali, fescennini, calambour, sembra si sia scritta da sola, dopo aver composto “Rocco Tanica” e che la creatura “Rocco Tanica” abbia creato successivamente lo scrittore Sergio Conforti, fino ad allora esclusivamente musicista, compositore, arrangiatore, autore di testi, cabarettista, presentatore, corista, ma soprattutto autore di fescennini.
Italo Calvino era solito dire che i lettori sono personaggi di fantasia scaturiti dalla fantasia di chi scrive, in questo caso ci imbattiamo invece in uno scrittore creato ad arte dal senso della realtà di chi legge.
Nel libro di “Scritti scelti male”, dietro a una parvenza di Rocchitanici (o Roccotanici), convivono ingenui giornalisti free-lance che riesumano Janis Joplin con la stessa abilità con cui si telefona a Wanna Marchi, inseguono Huey Lewis in un fast-food, dialogano con Thom Yorke come fosse un amico d’infanzia e carpiscono i segreti dell’uncinetto da Mark Chapman (i lettori più disattenti troveranno non pochi piccati riferimenti a certi vezzi degli audioreferenziati critici di casa nostra). I cronisti affermati invece sono esperti di lepri a Venezia, di rettili mitologici a Genova e di moda in Vaticano. Aggiungiamo un “Cara ti amo” in versione gay, un quiproquo con un politico elvetico, un matrimonio regale alla Daniil Charms, leggende di navigatori da tastiera, altri fescennini e qualche brevissima autobiografia scottante che ci aiuta a far luce su alcuni degli episodi più controversi del secolo ed ecco…il granguignolesco e candido stile di Scritti Scelti Male è il vero segreto del divertente “Rocco Tanica”.
Da leggere come si legge il poetico biglietto d’auguri di uno sconosciuto, un volumetto geniale che langue da anni nei cassetti di un editor, la dichiarazione d’amore di una monaca di clausura, il mea culpa di un senatore, il testamento spirituale di un cursore di fascia destra o qualche altra cosa che mai ci si sarebbe aspettati di avere sotto mano.
Caro Scritti Scelti Male, grazie per questo “Rocco Tanica” e grazie soprattutto dei tuoi fescennini. Regalacene ancora, in questo mondo dell’ovvio, c’è quanto mai bisogno di intelligenza, ironia e fescennini.

ROCCO TANICA
“SCRITTI SCELTI MALE”
Bompiani – Grandi asSaggi
Pagg. 187
€ 14.00

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