lunedì 11 ottobre 2010

I GRIFONCINI KENIOTI E IL LORO DERBY INFINITO


Il calcio, a volte, ti fa pensare che tra Africa e Liguria non ci siano poi queste grandi differenze. Anche a Malindi, ad esempio, esiste un derby, e anche qui la squadra avversaria dei Grifoncini kenioti è originaria di un quartiere della città, che si chiama Shela.
La compagine dei giovanissimi di Shela si chiama Myfem e, fino all'anno scorso, era la più quotata realtà giovanile della provincia.
Il primo derby, giocato quindici giorni fa, sembrava aver confermato questa leadership, la Myfem aveva battuto per 3-1 la Karibuni Genoa Malindi, che aveva alle spalle soltanto poche amichevoli e denunciava ancora problemi di adattamento dei ragazzi. Proprio come il Genoa dei più grandi in Italia, tanti volti nuovi che ancora si dovevano conoscere.
Dopo la salutare sconfitta contro il Gede imbottito di fuori quota, e due incoraggianti pareggi, il grande giorno della rivincita è arrivato: mister Ben Ouma ha caricato i ragazzi, all'allenamento è arrivato anche un tifoso genoano di Chiavari in vacanza, Mauro Fogola, con due bimbi che indossano le maglie di Rossi e Criscito.
Così il derby ha inizio: il capitano Eugene prende per mano la squadra e organizza il gioco, Janji è imprendibile sulla fascia (anche se a volte fa un po' troppo di testa sua) e Fahad Abdallah, il centravantino alto e robusto che già i compagni chiamano “Lucatoni”, si fa largo tra le maglie dei “cugini” della Myfem. La partita, comunque è in perfetto equilibrio fino a quando è proprio il capitano Eugene (un talentino con un futuro assicurato, almeno a livello continentale) a realizzare con un preciso diagonale, dopo sponda di Fahad e passaggio di Mwangemi. E' un calcio vero, che emoziona per la sua purezza, l'ingenuità, la voglia di inseguire un sogno che rotola insieme ad un pallone e che a volte si riesce ad avverare, effimero e illuminante come il sorriso di un bambino in Africa dopo un gol, o appagante e duraturo, come la vittoria della partita più difficile da queste parti, quella di una vita dignitosa appena sopra la soglia della povertà.

1 commento:

Maurizio Pratelli ha detto...

passato l'effetto mou, mi butto sui grifoni neri, caro brod