lunedì 4 maggio 2009

DA COMO AL KENYA (Per "Magazine")

Si dice che gli opposti si attraggano. A me questa cosa è stata subito chiara, la prima volta che da ragazzino ho visto l’Africa. La contrapposizione tra il grigio d’asfalto e cemento della metropoli e il blu verde predominante della triade cielo-mare-natura mi conquistarono all’istante. Cosa c’è di più seducente per un ragazzino che il sogno azzurro dell’estate tutto l’anno, dell’Africa in giardino tra gli oleandri e i baobab? Quel sogno esiste, mi dicevo, non è solo una canzone.
In Kenya, all’equatore, più avanti con gli anni, ho trovato il “lato B” di Como. Gli spazi infiniti contro i limiti del lago, l’orizzonte tra oceano indiano e savana contro le montagne che te lo negano. Avventura (e rischio) si contrappongono al naturale senso di protezione che ti offre il paesaggio lariano, richiami ancestrali contro civiltà occidentale, vivere alla giornata contro le sicurezze a lunga gittata.
Anche la nostra vita è un passare spesso da un opposto all’altro, in attesa di giungere all’equilibrio di una maturità spontanea, che a mio avviso non deve essere mai coatta o imposta da elementi esterni. Per questo ho vissuto sette anni in Africa, sono tornato a Como nel 1998 e ho appagato la mia fame artistica scrivendo libri, articoli, incidendo dischi e salendo su centinaia di palchi, per poi decidere serenamente, quattro anni fa, di rituffarmi nella magia del mio Kenya. Ora penso di avere trovato l’equilibrio: vivo in un Paese di cui amo il clima, il cibo, la Natura, dove quando chiudo l’ufficio in pausa pranzo vado a buttarmi in acqua, dove non esistono lo stress, il traffico e altre deviazioni della società, dove sono convinto di poter crescere al meglio mia figlia Agata Zena, nata a gennaio di quest’anno. Ma allo stesso tempo faccio il mio lavoro di giornalista con il portale malindikenya.net, continuo a scrivere libri e canzoni e soprattutto a preparare ogni anno il mio ritorno in Italia per farmi attrarre ancora una volta (ma a piccole dosi) dagli opposti.

(Per "Magazine" de La Provincia. Maggio 2009

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