venerdì 15 gennaio 2010

"CAPODANNO A MALINDI, ITALIA": FREDDIE SU VANITY FAIR


L’ufficio di Freddie del Curatolo è a due passi dal cuore italiano di Malindi. Dall’altro lato della strada ci sono gli uffici del consolato italiano, il Bar Bar, tradizionale locale e punto d’incontro dei nostri connazionali, e l’Italian supermarket. In pochi minuti di auto si arriva a Casuarina, area ad alta densità residenziale, sempre targata Italia, e alla zona dove, qualche giorno fa, un incendio ha distrutto alcune ville tra cui quella di Pierino Liana, manager del più noto “malindino” di casa nostra, Flavio Briatore.
Freddie del Curatolo è un ragazzone italiano con i capelli da africano. Suo padre aprì la prima pizzeria di Malindi, qui è cresciuto ed è tornato a vivere da circa cinque anni. Cura l’Ufficio Stampa per conto di un gruppo di hotel e ristoranti di Malindi. Un compito, a seconda dei casi, invidiabile o molesto. Dipende se in quel momento si sta pensando al clima, alla frutta e al pesce del posto o alle accuse di pedofilia che riguardano gli italiani e ai periodici scontri etnici che riguardano, invece, i kenioti (l’ultimo tra il 2007 e il 2008); cose che fanno male all’immagine turistica di chi, in quel luogo, ha investito.
A Malindi gli italiani possiedono circa tremila case, hanno in mano quasi tutto il business del turismo e delle costruzioni, si parla di circa diecimila connazionali tra residenti fissi e saltuari.
All’inizio di dicembre gli aerei erano già pieni da un pezzo. A Natale, qui, ci sono 30 gradi e la notte dell’ultimo dell’anno si festeggia al mare o a bordo piscina. Tutti ovviamente parlano italiano. Persino l’autista keniota del tuk-tuk (taxi a tre ruote) che mi sta compromettendo un paio di vertebre, inveisce nella nostra lingua contro un pedone, altrettanto keniota, che attraversa all’improvviso…
…Freddie mi consiglia di fare un salto al Jabreen Cafè, fast food locale dove servono ugali, piatto base keniota simile alla polenta, e samosa (frittelle salate ripiene). Sostiene che è uno dei posti migliori in città. Ovviamente la sua versione viene confutata dagli altri italiani con i quali parlo…

(tratto da “Capodanno a Malindi, Italia”, articolo di Enrica Brocardo su Vanity Fair del 13/01/2010)

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