giovedì 1 aprile 2010

ELEZIONI 4


“Se trovi una capra, cucinala prima che puoi”. E’ un antico proverbio mijikenda che, come tutti i proverbi della zona, viene molto rispettato, anche se è palesemente in conflitto con il proverbio numero uno della tradizione mijikenda, che recita “haraka haraka haina baraka” (a far le cose di fretta non c’è nessun guadagno”). Si cerca di mediare, quindi, di fare le cose seguendo i propri ritmi, stando attenti a non attardarsi troppo. In questo caso il proverbio resiste anche perché nella sua accezione originaria e antica voleva significare: “certe occasioni capitano raramente nella vita, approfittane al volo!” ma oggi nello specifico ricorda che la capra viva è facilmente riconoscibile dal suo proprietario, una volta diventata una prelibatezza culinaria, è semplicemente buona da mangiare. Nessuno potrà mai essere accusato di aver rubato un arrosto.
Karege, il guardiano delle capre di Mzee Ngombe, conosce bene questo proverbio e sa che chiunque abbia trovato Jessica, la sua nerina preferita, da li a poco ne farà un banchetto. Ma la capra non è pasto singolo, è evento da intero villaggetto, quindi Karege, dopo aver invano tentato di recuperarla ai margini della Sokoke Forest, ha perlustrato ogni singolo agglomerato di capanne ai piedi della foresta pluviale. “Jessica è sicuramente laddove ci sarà un matrimonio o un funerale”. Così, con l’aiuto del fratello Kazungu Tatu, membro della commissione elettorale di Kijwetanga e acerrimo nemico del suo datore di lavoro Mzee Ngombe, si è appostato dietro un baobab, e può vedere Jessica, legata a una staccionata, che viene nutrita con spinaci ed erbe aromatiche. Da questo particolare può supporre che verrà cucinata domattina all’alba. Bisognerà agire col favore delle tenebre.

Nel frattempo a Kijwetanga, Baba Ngombe, capo villaggio tuttora in carica, ha respinto la richiesta di parte del comitato elettorale e dei candidati Mama Mramba e Baba Olongo, di annullare le elezioni per mancanza di un membro della commissione elettorale e per divergenze sulla validità di alcune schede. Quindi lo scrutinio va avanti. Su 42 schede spogliate, secondo i dati del piccolo spioncino “Doxa” Madafu, la situazione è la seguente: Mzee Ngombe 17 voti, Mama Mramba 17 voti, Abdul “Ricotta” 7 voti, Baba Olongo 1 voto (il suo).