domenica 19 ottobre 2008

IL METALMECCANICO IN PENSIONE

Cosa direste a un metalmeccanico in pensione
Bravo! Ti senti realizzato oppure sei un coglione
Ma lui ha due figli di nome Emanuela e Mattia
Che a sedici anni è andato via
Colpito a morte dalla polizia
Dopo una sparatoria nei pressi di Verona
Per tutti quanti era una cavia umana
Gli hanno sparato alla testa
Lui protestava per l’aumento degli insaccati senza polifosfati

Che vita abbia fatto chi lo sa
Forse Costanzo o la Carrà

Il giornale ha scritto che
Non era come han detto alla televisione dopo la pubblicità
Se metti un wurstel a tavola la luce si accenderà
Le antenne spesso oscurano le scene della vita quotidiana
E questo il nonno lo sapeva, lui al destino ci credeva
Da quando Emanuela aveva partorito
Due gemelle, però siamesi
Una si è salvata ma ha un emiparesi
E il vescovo in persona è venuto a battezzarla e ha voluto anche baciarla

Che vita abbia fatto chi lo sa
Forse Costanzo o la Carrà

Hanno deciso di chiamarla Maria
Come la madonna ma anche come una zia
Che non sapeva parlare l’italiano correttamente
E aveva fatto il corso Radioelettra per corrispondenza
La grammatica le riusciva come un cavo che fa massa
Ed era anche molto grassa
E questo il nonno lo sapeva, sì questo il nonno lo sapeva
Era solo un metalmeccanico ma aveva cinquant’anni di attività alle sue spalle
Ogni giorno la moglie gli spazzolava il vestito e lucidava le scarpe
Col suo naso scintillante da bevitore di acquasanta
Controllava perfettamente le mosse del compagno di scala quaranta
In piazza e al circolo anziani ci andava raramente
E forse per questo che qualche amico lo trovava indisponente
Riciclava gli spazzolini per pulire i suoi modellini
Che vita abbia fatto chi lo sa, Socrate non l’ha predetto
Nemmeno Sant’Agostino o Pasolini, forse Costanzo o la Carrà

Che vita abbia fatto chi lo sa
Forse Costanzo o la Carrà

Singolo presentato alle selezioni del Premio Recanati 2004

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